Biografia
Gabriella Maleti (Marano sul Panaro, Modena, 1942 – Firenze 2016)
dopo l’infanzia in Emilia ha vissuto e lavorato molti anni a Milano. Nel 1981 si è trasferita a Firenze. Scrittrice, ha pubblicato libri di versi, racconti e prose letterarie. È stata inoltre fotografa e autrice di video-film, documentari e video d’arte. Redattrice della rivista “L’area di Broca”, nel 1984, con Mariella Bettarini, ha fondato e per tutta la vita ha curato le Edizioni Gazebo. È presente in molte antologie e rassegne di poesia e di narrativa contemporanea.
Un testo poetico di Gabriella Maleti
da “ Parola e silenzio” (2004)
Quello che fu ed è amore-scrittura torna amore
e resta tale.
Altro non ci sarebbe da dire,
poi per un ideale si afferma che scrittura-amore
rende ciò che vita toglie, che si morirà di scrittura,
anche se …
e via di seguito.
Parrebbe allora di svelare ad altri
la compattezza di uno scrittore (come deve essere
lo scrittore?),
e parrebbe – per una volta – di meritare riconoscimento,
invece le calze si sono rotte e
dal freezer non si è tolta a tempo l’anca di pollo.
Così, mentre la stufa gorgoglia il freddo nella
fredda sera, aggirarsi con una sciarpa
rende giustizia al tutto,
perché pare che solo in quel luogo,
ormai sgombro da speranze,
la parola venga meglio.
Una testimonianza di Paolo Pettinari (per la redazione de “l’area di Broca”)
Per Gabriella
Gabriella Maleti ci ha lasciato il 27 marzo 2016, se ne è andata silenziosa e gentile
dopo una lunga tenzone con la vita e una coraggiosa partita a scacchi con la morte. Mai
pacificata, mai soddisfatta, Gabriella ha sempre interrogato la vita con timore, con rabbia,
con l’umiltà di chi sa di non sapere: ne ha esplorato le pieghe dolorose, l’ha sbeffeggiata,
l’ha subita, ha approfittato delle sue debolezze, è penetrata nelle sue crepe, confonden-
dosi in essa l’ha catturata, incatenata in una scrittura che riproduce le rugosità, il calore,
il nonsenso dell’esistere.
Il suo lavoro poetico negli anni è divenuto un punto fermo e uno stimolo per tutti noi
che frequentiamo l’Area di Broca. La sua forza, la sua sincerità, il suo calore magmatico
ci hanno fatto capire in che modo l’arte sia essenziale al vivere. In verso o in prosa o
per immagini, il linguaggio di Gabriella Maleti non è mai approssimativo: è vero! E’ una
misteriosa verità, il modello di una complessità del reale che potrebbe sopraffarci se non
ci fosse la scrittura a proteggerci. E’ il lavoro magico della poesia, che esorcizza il dolore
(o la paura di perdersi nella vertigine) non solo descrivendone gli abissi quotidiani, quelli
più temuti perché più consueti, ma imitandone le forme nelle spirali di un linguaggio
complesso, sorvegliatissimo, duro a volte nella perfezione lessicale, straniante a volte
nell’accostamento delle parole, come può essere straniante la struttura di un cristallo o
come può esserlo la struttura di un organismo multicellulare. Le poesie, le prose, le foto
di Gabriella non descrivono la vita, ma cercano di riprodurla, raffigurando briciole di sé,
frantumi di mondo, e mimandone la forma cangiante.
Curiosa della vita, ha tuttavia sentito costantemente accanto a sé la presenza silenzio-
sa, ripugnante e fascinosa, della morte. Si fosse girata di scatto avrebbe potuto vederla,
un’ombra dietro un angolo o una porta, e Gabriella lo sapeva. Per questo ha cominciato
a giocarci una partita costruita su parole sontuose, frasi inopinate, testi formidabili. Una
partita in solitaria fatta di mosse impreviste su una scacchiera poetica di rara perfezione,
per imbrogliare la nemica, per affascinarla, per non lasciarsi prendere ed anzi catturarla,
lasciarla a bocca aperta come lasciava noi quando ci leggeva le sue cose. E’ così che
Gabriella è riuscita a confondere la morte che, pensando di prenderla, ha invece lasciato
l’anima sua ben salda dentro di noi.
Questo numero della rivista è dunque dedicato a lei che ne è stata per decenni au-
trice e redattrice. Così, attraverso una selezione di testi dalle sue opere, proviamo a sug-
gerire una lettura, tentiamo una prima timorosa disamina critica del suo multiforme e
rigorosissimo lavoro, ma soprattutto offriamo pagine di bellezza (ai lettori e a noi stessi)
in omaggio a un grande poeta dell’età presente: Gabriella Maleti.
Bibliografia-videografia
Poesia
Famiglia contadina, Editrice Forum, Bologna, 1977.
Il cerchio impopolare, Salvo imprevisti, Firenze, 1980.
Madre padre, Società di Poesia, Milano, 1981.
Etrusca-mente (volume collettivo), Gazebo, Firenze, 1984.
Il viaggio (con M.Bettarini), Gazebo, Firenze, 1986.
La ƒlotta aerea, Quaderni di Barbablù, Siena, 1986.
Memoria, Gazebo, Firenze, 1989.
Fotografia, Gazebo, Firenze, 1999 (ried. La Recherche, www.ebook-larecherche.it, 2007).
Nursia (con M.Bettarini), Gazebo, Firenze, 1999.
Parola e silenzio, Gazebo, Firenze, 2004.
Trialogo (con M.Bettarini e G.S.Savino), Gazebo, Firenze, 2007.
Esperienza, La Recherche, www.ebook-larecherche.it, 2011.
Prima o poi, Gazebo, Firenze, 2014.
Vecchi corpi, La Recherche, www.ebook-larecherche.it, 2015.
Narrativa
Morta famiglía, Editori del Grifo, Montepulciano, 1991.
Due racconti, Gazebo, Firenze, 1992.
Il fotografo (volume collettivo), Gazebo, Firenze, 1994.
Amari asili, Loggia de’ Lanzi, Firenze, 1994 (trad. inglese di Sh. Wood, Bitter Asylum, Carcanet, Manchester, 1999).
Queneau di Queneau, Gazebo, Firenze, 2007.
Sabbie, Gazebo, Firenze, 2009.
Mostre e libri di fotografie
La natura e il suo doppio, mostra fotografica, Eurocentres, Firenze, 1992.
Gabriella Maleti, mostra fotografica, Lo studiolo, Campi Bisenzio (FI), 2005.
Cosmo vegetale, ebook fotografico, La Recherche, www.ebook-larecherche.it, 2010.
Video
Il fotografo, 55’, da un racconto di G. Maleti, 1995.
Venezia, 45′, 1993.
Materia. Analisi di una casa, 18′, 1994.
La casa, 20′, 1994.
Vento, 4′, 1994.
Acqua, 20′, con testi dei redattori de “L’area di Broca”, 1995.
Caos, 8′, con testi dei redattori de “L’area di Broca”, 1995.
Eros’amore, 12′, con testi dei redattori de “L’area di Broca”, 1996.
Perché. Conferenza sulla poesia, 14′, interpretazione di G. Maleti, 1996.
Notte lunare, 41′, da un racconto di Dino Buzzati, 1996.
Deserto, 55′, 1996, liberamente ispirato a Julio Llamazares, La pioggia gialla, Einaudi, 1993.
S. Martino in Chianti, 45′, 1996.
Images, 15′, da un testo teatrale di M.P.Moschini, 1999.
Sidog. Sguardi di un cane, 28′, 2002.
Uguali e diversi, 25′, 2005.
Una mai ricomposta meraviglia, 45′, video-intervista a Giusi Verbaro, 2005.
La cugina Iris, 15′, testi di M.P.Moschini, 2005.
Elettra?, 14′, soggetto e sceneggiatura di Mirco Ducceschi, 2004.
La guerra di Peter, 9′, dal volume omonimo di Sergio Staino, 2004.
Legati. Opere e installazioni di Domenico Lo Russo, 2004.
Opere 1952-1962 di Elena Salvini Pierallini, 40′, 2005.
Palcoscenico, 45′, vita-teatro di Liliana Ugolini, 2005.
Immaturità, 50′, 2005.
Delle nuvole, 28′, testi poetici di Mariella Bettarini, 2006.
Alice, 34′, video su Alice Sturiale, 2006.
N.0. Natura Cultura, 18′, video dedicato all’Area Culturale N.0. di Massimo Mori, 2007.
A Gabriella Maleti è dedicato il numero 102-103 (luglio 2015-giugno 2016) della rivista “l’area di Broca”, con un’antologia di suoi testi e testimonianze di amici e critici.
Siti internet dove e possibile reperire informazioni e materiali di e su Gabriella Maleti:
www.gabriellamaleti.it (sito web personale)
www.emt.it/ gazebo
www.emt.it/broca
www.larecherche.it (soprattutto nella sezione e-book)
www.emt.it/studiolo/maletig/index.html
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