Polistampa ha pubblicato in volume i 12 racconti selezionati al premio Arte di parole 2021 il cui tema era Connessioni

Prefazione della scrittrice Dacia Maraini

Introduzione della prof.ssa Teresa Paladin

L’edizione 2021 del premio letterario Arte di Parole, nato dall’intuito e dalla passione del professor Gianni Conti, è intitolata Connessioni. I giovani autori, provenienti da tutta Italia, hanno affrontato il tema dei legami affettivi e amicali, compresi quelli possibili grazie alla potenza di Internet, spaziando dal mondo reale a quello dei sogni, dalla bellezza coinvolgente della musica alla nostalgia per le connessioni spezzate da stati di necessità o eventi bellici.
Il volume racchiude i dodici migliori racconti, a partire dalla prima classificata Carlotta Nunziati con Capriole di fumo.

 

 

Introduzione  di Teresa Paladin

E’ davvero con piacere, nel corso di un anno di difficile gestione della didattica a causa della situazione pandemica, ma non per questo privo di incisività e importanza per gli studenti, che il 15 maggio 2021, dal Salone Comunale di Prato riaperto per questo evento, siamo a salutare e ringraziare tutti i giovani delle scuole superiori che hanno partecipato al Premio Letterario Nazionale Città di Prato Arte di Parole “G.Conti”.
La passione culturale spiega l’origine del Premio Arte di Parole.
Invitare i giovani al piacere della narrazione letteraria intesa come espressione del merito e della creatività giovanile, ma soprattutto come capacità di dare voce a quanto giace inespresso nella coscienza e cerca una modalità per emergere, è una proposta di grande impatto formativo. Permette infatti ai giovani di scoprire un nuovo orizzonte: il “viaggio” di ricerca intellettuale da compiere davanti a un racconto da inventare.
Il professor Gianni Conti con l’ideazione di questo premio letterario, giunto alla sua decima edizione, ha voluto strappare i giovani dal potere seducente della materialità, dal dominio effimero e soffocante dei beni tangibili, per avvicinarli invece al valore della cultura, alla sacralità di ciò che pur essendo immateriale è indiscutibilmente reale, perché è da questa dimensione collettiva profonda e interconnessa col passato di quanti ci hanno preceduto che nascono gli strumenti per leggere e comprendere la realtà.
Fondatore nel 1994 del Salotto Letterario Conti, con due amici come lui animati dal desiderio di leggere testi letterari condividendo idee ed emozioni che il potere della scrittura suscita, Gianni Conti a un certo punto ha avuto l’idea di aprire gli incontri letterari a giovani studenti che, in un clima di libertà condivisa con gli adulti, arricchivano e ampliavano la discussione con le loro interpretazioni. Da questa stimolante e innovativa esperienza è nato il progetto di creare nel mondo della scuola un concorso di scrittura, un evento culturale nazionale che oggi conta un partenariato di indubbio valore e patrocini eccellenti. Il Salotto Conti, rimasto orfano del suo fondatore, ha scelto di continuare il concorso letterario -nato a scuola e per la scuola- che introduce i giovani all’amore per la scrittura.
Questa opportunità permette infatti di trasformare i ragazzi da semplici lettori a giovani scrittori mentre amplia i confini della letteratura, contribuendo in qualche modo a ridurre la distanza, purtroppo sotto gli occhi di tutti, che separa circuito letterario e realtà giovanile.
Siamo fortemente convinti che scrivere è sempre donare qualcosa di sé. Nei giovani soprattutto conduce a una crescita personale, perché l’arte delle parole favorisce una maggiore consapevolezza del proprio mondo interiore e di quello esterno e apre la strada alla possibilità di capirsi e comprendersi tra soggetti diversi e distanti intorno a un tema comune. Attraverso la scrittura letteraria si diventa così capaci di scoprire nuovi orizzonti di confronto e cambiamento.
Col premio invitiamo i giovani a percepire cultura e letteratura non soltanto come discipline scolastiche o elementi specialistici legati a determinati circoli o ambienti accademici, bensì quali beni che appartengono a tutta la società e a ogni persona, adulta o giovane che sia.
E’ fondamentale operare attualmente nella comunicazione sociale e nell’ambiente scolastico per rimuovere la prospettiva che cultura e letteratura siano fattori essenzialmente destinati a fasce sociali elitarie o circoscritti ad artisti e letterati individualmente creativi, in quanto sono invece valori di civiltà concreti e reali, un patrimonio collettivo che appartiene all’umanità, in cui immergersi e da cui tutti noi, direttamente o indirettamente, siamo plasmati.
In particolare quest’anno nonostante la pandemia prolungata e una scuola improntata sulla DAD e con una presenza fisicamente ridotta in classe , Arte di Parole ha dimostrato in pieno la sua fecondità: il tema “Connessioni” ha attirato infatti l’attenzione di tanti studenti di pressoché tutte le regioni italiane.
Voi ragazzi con i vostri elaborati avete raccontato  in modo creativo di voi e del mondo che vorreste. Sull’onda delle connessioni possibili avete costruito storie interessanti e coinvolgenti, da quelle che raccontano della potenza di internet a quelle centrate nella sfera degli affetti o legate a incontri momentanei: narrazioni che spaziano dal mondo reale a quello dei sogni, dalla bellezza dirompente della musica  ai legami “spezzati” da motivi di povertà o per altri eventi, di cui però perdura la nostalgia.
Pagine ritmate dalle vostre aspirazioni e dai vostri sentimenti, dalle vostre preoccupazioni più intime e dalle vostre sofferenze, comprese quelle legate a una scuola spesso ultimamente segnata dall’isolamento relazionale da compagni e professori.
I vostri elaborati confermano la vostra spontanea e suggestiva capacità di costruire storie validamente strutturate e che si distinguono per rilevanza dei contenuti e fluidità narrativa, oltre che evidenziare in certi passaggi una comunicazione decisamente evocativa.
Leggere i vostri racconti è stata un’esperienza bella e significativa. Impossibile non ringraziarvi perché vi siete messi in gioco in questa avventura, che non termina con la premiazione ma continua nella condivisione con chi, grazie a questa pubblicazione, leggerà le vostre percezioni e visioni di una realtà interconnessa negli aspetti di fatica e dolore, come in quelli dinamici di gioia o lucenti di umana e solidale compartecipazione.