Franca Bellucci, Sintomatici segni (Periferie poetiche), Balda Editore, Prato 2021

 

 

Un nuovo libro di poesie di Franca Bellucci. Con copertina e disegni originali di Isabel Zuniga Recalde.
Straordinaria operazione letteraria e culturale che coglie ‘sintomatici segni’ della società umana nella fase attuale e li rende con eccellente
elaborata signidicativa parola poetica.
     Da Promenade
     …
     Incontri e lotte
    e timidi segnali recepisco
     in dimensioni e quadre mai pensate:
     sorpresa e ingorgo,
     traversa e inciampo all’esperienza
     che credevo matura.
    Divergente possibile.
    Tumulto
    di scommessa che provo.
    Con sguardo nuovo
     riesamino le pietre e la foresta,
    e irrise forme appaiono i teatri
     che ruderi scoscendono e riadattano.
    Segni e ripari allusi
     tra le querce palpate dai licheni,
     scenari e giochi
     d’innocenti dialoghi.
     Nella lente adesso capovolta
    artifici di fili ora si parano
    dissipata memoria
    di funi e membra gravi di routine.
    Dal tempo degli ammassi,
    umana storia persa
    nel varco faticoso
    dalla scala di pietra alla cantina
    oltre la soglia tra pareti e incolti.

 

” Il percorso poetico intrapreso dall’autrice, Franca Bellucci, si arricchisce di una nuova tappa: Sintomatici segni (Periferie poetiche). Le soglie del testo, e in particolare il titolo, restituiscono la complessità dell’opera: se i segni che lettrici e lettori sono invitati a seguire sono “sintomatici” – e in quanto tali non possono che rimandare all’attualità – le tracce conducono verso un contesto ben connotato, una periferia, esemplare di tutte le periferie e contrapposta al centro. La visione poetica che l’autrice mostra è, quindi, da un lato selettiva e dall’altro portatrice di valore per il margine, per ciò che è al confine. L’orizzonte, inoltre, non è soltanto fisico ma anche immateriale: si attraversano luoghi, abissi della mente e situazioni di transito, fertili per i possibili incontri rivelatori. La poetica è quella delle occasioni, che sono il punto di partenza per una riflessione che muove dall’individuale verso il collettivo, recuperando la valenza civile della poesia, cara all’autrice fin dalle sue prime raccolte poetiche. Non si dirama compatto il potere salvifico della poesia: la volontà è, semmai, quella di ricercare conferme, con uno sguardo che parte dall’interiorità per muoversi attraverso tutti i continenti. Forti dell’esplorazione del proprio io, ciò che si auspica sono maggiori chiarezza e giustizia da parte di chi è coinvolto nelle decisioni e nelle conseguenti azioni in grado di condizionare lo sviluppo del mondo. ”   (Massimiliano Bertelli)