Franca Bellucci, Denso Novecento. Affioramenti, Empoli 2020

 

 

 

Libro denso, di storia, poesia, ricerca, ricordo, rielaborazione. Di affioramenti. Con sentimento poetico, cultura, amore.   Franca Bellucci, poetessa di Empoli, continua la sua ricerca di significato nelle cose della storia, quella ampia del paese, dell’uomo e quella del quotidiano, dell’individuo.

Ne scaturisce una narrazione variegata e fluida che tenta di raccontare in poesia, con parole dense di significato, aspetti diversi, voci diverse che possano in questo libro dare origine a una composizione sinfonica.

“La presente silloge guarda al genere epico-didascalico: ma questo pure nel Novecento si è dimostrato flessibile, ricettivo dell’impronta individuale. E tanto più in una composizione come la presente, maturata intercalando ricordi, meditazioni e scoperte, revisioni e riposizionamenti.” (p. 107)

Inizia con una vera invocazione alla Musa:  Musa, mente pensante, / capace di sondare e condividere / voci profonde, Gradiva poesia, i cui passi  tracciano impronte in convergenze / sì che ogni popolo / s’innalzi nell’eloquio / né dimentichi nel volo verticale / i suoi patemi e gli angiporti incerti, / fai che non paventiamo la tua assenza / nel Caos Novecento / …” (p. 9)

Il percorso si snoda attraverso nodi cruciali e personaggi significativi del recente passato, ancora carichi di suggestione. Pavese, Pintor, Carlo Levi, Amelia Rosselli e altri, con cui l’autrice dialoga appassionatamente, facendo propri i loro dubbi, le loro domande.

E il lettore assiste con partecipazione a questo viaggio attraverso un  ‘denso Novecento’.