Miriam Cinotti, Ritratti di emozioni, Attucci Editore, Carmignano 2019

 

 

 

Una lettura critica di Teresa Paladin

Ritratti di emozioni è un testo che ci regala sentimenti e riverberi di emozioni  autentiche scaturite dalla naturalezza del quotidiano di Miriam Cinotti e se è sicuramente possibile rintracciare nella pubblicazione tratti che  rimandano a poeti  dell’Otto-Novecento , l’originalità del verso e degli sprazzi di luce ad illuminare l’esperienza di vita sono tutti però originati da Miriam, dal suo sguardo . La poesia presenta la vita che scorre e procede. Le immagini depositate nel bagaglio prezioso della memoria non sono cristallizzate in un tempo passato o circoscritte in una dimensione non più vitale: una parte dell’io poetico, dell’anima  di Miriam riassapora nel presente antiche emozioni e  in questi ricordi riposa, vivacemente immersa nell’eco delle voci  che animano figure umane e paesaggi. Il tempo rievocato appare quindi, seguendo la magia di questi versi, non quello del passato, ma sempre quello del presente; è il tempo dell’ osservazione, dell’attesa, della contemplazione di ciottoli e sentieri, di antiche pietre. Il cielo, il lago, il colle  sono, seppur  sempre gli stessi, sempre nuovi.

In Ritratti di emozioni l’io della  poetessa  si abbandona liricamente al desiderio di percepire “l’incommensurabile bellezza di quest’infinito” che la natura fa trasparire   nella sua globalità (qui la mente va a Leopardi) e la mente si perde in un sogno osservando “lo splendore dei biondi campi di grano, le dolci acque del lago”  .

Le ore del mattino o dell’imbrunire sono preferite in quanto portatrici di odori e colori freschi e dolci:  il ridestarsi di alberi e colline rallegra l’animo e  riflette il ciclo vitale che ogni mattina il raggio del sole compie per noi. Cogliere la vitalità della natura – che non è soltanto descritta con una pennellata esteriore, di oggetto esterno all’io seppur significativo- è una qualità scritturale distintiva di Miriam Cinotti.

Hanno vita i marini abissi di zaffiro, col loro “cuore argenteo” che batte nelle profondità, ma che Miriam sente e la cui vibrazione raggiunge noi attraverso i suoi versi. Gli zampilli lunari, i primi e solenni passi delle stelle, il cielo d’agosto e poi le persone a lei care, sono questi gli elementi costitutivi che incontriamo nella lettura, la gente, quella comune, quella in cui noi ci riconosciamo completamente, gente che parla e ascolta e assapora l’odore dell’estate mentre i bambini  si rincorrono  sulla battigia.

Traspare in tutta la vena poetica della giovane  Miriam Cinotti, che in questo breve testo ha raccolto poesie scritte dalla giovinezza in poi, l’adesione all’amore, la fiducia che esso sia una forza potente e rigenerante  che ci dà alimento, che si rinnova   nel contatto con la natura, quasi che in lei operasse una presenza benevola  che ci prende per mano e conduce. In questo contatto col mondo naturale emerge la ricerca di una profonda e solida essenza della vita:  certi passaggi hanno un sapore di dannunziana  memoria, fanno ammirare l’acqua, le vigne e i vigneti, i segreti dei boschi Senza cedere a forme di sensualismo, i versi  mantengono una percezione pura e primigenia  della realtà , dove tutto ha significato di vita e  invita lo sguardo  a sostare.

Il percorso poetico di Miriam trova una cifra rivelatrice nell’ultima poesia presentata, Libertà:  non un concetto astratto o un’idea utopica irraggiungibile, ma un sentimento che scaturisce dalla sabbia che dona, nell’incedere dei passi,  l’emozione  di sentirsi liberi. Miriam non concede nulla alle mode trasgressive o disperatamente nichiliste che possiamo talvolta ritrovare nella poesia moderna. La sua è una narrazione lirica agganciata completamente al quotidiano, senza trionfalismi né atti eroici: il semplice pulsare della vita, del cuore dell’uomo ma anche della natura, è presentata con parole e immagini che possediamo noi tutti, ma che la poesia di Miriam Cinotti aiuta a riscoprire in squarci e momenti di palpabile bellezza , di ricerca di un infinito che la natura richiama, dell’ amore alle persone presenti o che ci  hanno preceduto (vedi la figura di nonno Mario),  che il destino ci dona come aiuto nella strada della vita.

Ritratti di emozioni è un testo da leggere e regalare, per adolescenti e adulti.

Il libro è reperibile presso la casa editrice, numero telefonico 055/8711061 o consultando il sito:  https://www.facebook.com/attuccieditrice/